Nel 2021 il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell’anno è di 312.123 unità, con una retribuzione media annua di 10.287 euro e un numero medio annuo di 86 giornate retribuite. I lavoratori nel 2021 hanno avuto un aumento di quasi 49.000 unità (+19%) rispetto al 2020, anno della pandemia; diversi risultano gli effetti sul numero medio di giornate retribuite (-6%) e sulla retribuzione media nell’anno (-2%) attestando che la difficilissima congiuntura ha provocato la contrazione di giornate e retribuzioni. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio Gestione Lavoratori dello spettacolo. Le professioni che hanno registrato una ripresa maggiore sono state quelle del Gruppo attori, aumentati di oltre il 49% tra il 2020 e il 2021 e quelle del Gruppo concertisti e orchestrali aumentati del 26%. L’unico gruppo che ha fatto registrare, rispetto al 2020, una riduzione (-2,0%) è quello del ballo figurazione e moda.
Il gruppo degli Attori continua a essere il più numeroso con 92.505 occupati (30% del totale), gruppo in cui è rilevante la quota della categoria dei “Generici e figuranti speciali” che nel 2021 conta 63.441 lavoratori (maggiormente concentrati nel Lazio con 49.888 lavoratori). Riguardo la distribuzione dei lavoratori dello spettacolo per area geografica risulta che il 43,1% lavora nelle regioni del Centro, a seguire il Nord-ovest con il 25,0%, Sud e Isole con il 16,4% e il Nord-est con il 15,5%. Molto differenziati risultano i livelli retributivi tra le regioni: nel Nord-ovest, i lavoratori nel 2021 hanno percepito il 36% in più (14.032 euro) rispetto al dato medio nazionale, nel Centro le retribuzioni medie risultano in linea con il dato nazionale, infine nelle altre aree le retribuzioni risultano decisamente inferiori. |