L’estensione del diritto allo smart working fino a fine luglio riguarda in particolare due categorie di lavoratori, ossia:
- quelli maggiormente esposti al rischio contagio in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità (articolo 83 del DL 34/2020);
- i dipendenti del settore privato che hanno un figlio under 14, se l’altro genitore lavora e se la mansione può essere svolta a distanza.
Inoltre, per certe categorie di lavoratori fragili (quelle definite dal decreto ministeriale del 4 febbraio 2022), sia dipendenti pubblici che privati, il decreto 24/2022 stabilisce che qualora l’attività lavorativa non possa essere svolta in smart working questi possano assentarsi dal lavoro. Tale periodo verrà equiparato al ricovero ospedaliero.
Come scritto da Il Sole 24 Ore, la proroga andrà applicata con modalità semplificate, cioè anche in assenza di accordo individuale tra azienda e dipendente.
A tutto questo si aggiunge la possibilità prevista in un emendamento presentato rispetto all'attuale legge del decreto per cui la proproga dell'accesso semplificato al lavoro agile viene portata al 31 agosto per i lavoratori del settore privato
Con la modifica al Decreto che tale emendamento si propone, pertanto, e che sarà efficace una volta che lo stesso verrà convertito in legge, viene allungato di altri 2 mesi, rispetto alla data del 30 giugno attualmente prevista dal decreto, l'utilizzo nelle aziende private del lavoro a distanza. |