Con profonda tristezza apprendiamo della morte in servizio del collega postale, nonchè iscritto, Angelo, avvenuta sulla A19, direzione Palermo, sul viadotto Calderari, la scorsa notte alle ore 4.30 del mattino, mentre guidava un furgone Poste Italiane.
Allo stupore di quanto avvenuto, si aggiunge l'amarezza per tutte le volte che lo stress psicofisico dei lavoratori quale Angelo è stato portato all'attenzione dell'azienda, la stessa azienda che, ancora oggi, si ostina a non recepire le istanze delle Oo.Ss. in merito alla riorganizzazione PCL. L'azienda deve comprendere che, in una realtà come la Sicilia, dove sussistono seri problemi viari e lunghe percorrenze, i turni a cui sono sottoposti i lavoratori sono tanto stressanti quanto pericolosi per la sicurezza.
Quanto occorre ancora attendere perchè si prendano serie soluzioni in capo a questi lavoratori, in capo ai quali alcun riconoscimento Ä— dato? |