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04-07-2016/00:00:00 Visitato: 855
Le Segreterie Regionali del Piemonte si uniscono in un comunicato contro gli effetti della privatizzazione in Poste

 COMUNICATO STAMPA PRIVATIZZAZIONE POSTE ITALIANE

 

STANNO DISTRUGGENDO POSTE ITALIANE!

 

Poste Italiane ha collocato sul mercato nel mese di Ottobre 2015 il 35,30% del proprio capitale;

nel corso di questo mese vi è stata la conferma del conferimento del 35% di azioni di Poste Italiane alla Cassa Depositi e Prestiti.

Il 31 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha deciso la cessione di quanto rimane ancora di Poste Italiane, il 29,70%, entro fine anno.

Così Poste Italiane non sarà più dello Stato Italiano, la maggioranza, il 65%, sarà di proprietà di soggetti privati.

Questo pone fine alla più grande caratteristica della quale Poste Italiane era portatrice: la socialità.

Poste Italiane non sarà più un'Azienda di Servizi, diventerà un'Azienda come tante, che farà "business" dove ha convenienza.

Ciò significherà la chiusura di molti Uffici Postali minori, la mancata consegna della corrispondenza nei territori economicamente improduttivi.

Una Grande Istituzione, diventata Azienda produttrice anche di utili, è distrutta sull’altare di un debito pubblico che a tutti i costi deve essere abbattuto.

Tutto questo nell’indifferenza generale, nel distacco delle Istituzioni, della Politica tutta; quest’ultima come il solito ammantata dalla nota ambiguità e doppiezza delle due politiche: a Roma si avalla tutto, salvo poi sui territori stracciarsi le vesti e scaricare le proprie, gravi, responsabilità ad altri.

Il Sindacato tutto, unitariamente, è assolutamente contrario a quella che ritiene una vera e propria aberrazione sociale ed economica: la scelta di privatizzare Poste Italiane priverà il Paese di un proprio asset fondamentale e pone a rischio decine di migliaia di posti di lavoro.

Ci proponiamo di sensibilizzare tutta la Collettività, Cittadini, Istituzioni, Media con l’obiettivo di far recedere il Governo dall’attuale nefanda decisione, al fine di mantenere Poste Italiane di proprietà del Paese, dei Cittadini, dei Risparmiatori, dei Pensionati, dei Lavoratori e non degli investitori arabi o cinesi.

Per raggiungere quest’obiettivo dobbiamo essere forti e uniti a tutti i componenti della nostra grande Società che, siamo certi, avremo vicini in questa grande battaglia.

Torino, 30 giugno 2016

          

SLP CISL     -    SLC CGIL -   UIL POSTE  -   FAILP CISAL    -   CONFSAL COM -  F.N.C. UGL COM

Carafassi G.     Battistino S.   Perrini E.        Marino D.            Nicassio D.         Cristofaro N.

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