La Federazione Nazionale Comunicazioni non ha inteso sottoscrivere, nella giornata di ieri, l'accordo sulla mobilità nazionale per gli anni 2016-2017.
Tale decisione è scaturita dal diniego dell'Azienda Poste nel voler inserire in questo stesso accordo parametri di verifica e di esigibilità, almeno per le prime posizioni in graduatoria, al cospetto dei dati degli ultimi anni che dimostrano in maniera palese quanto solo un numero esiguo di dipendenti vede realizzato il desiderio di potersi ricongiungere con la propria famiglia o di ottenere una stabilità nella propria vita sociale (nel 2015, su 5359 domande, solo 144 persone sono state trasferite, mentre nel 2014, su 5366, solo 80 lavoratori hanno avuto il cambiamento della propria destinazione).
Questa condizione, al cospetto delle richieste che vengono mosse ai lavoratori anche al fine di non incorrere in penalità sul punteggio della graduatoria, è più prossima ad una illusione che viene insinuata nei lavoratori, caricandoli anche emotivamente di una aspettativa che di fatto ha possibilità residuali di successo.
Restiamo in attesa di verificare le appliocazioni di questo stesso accordo sui territori provinciaie e regionali, auspicando sempre che le legittime aspettative dei lavoratori vengano rispettate ed esaudite, nel rispetto della legalità e dei diritti, rimanendo nostra profonda convinzione che il benessere dei lavoratori costituisce la priorità da perseguire per una azienda che voglia davvero essere vincente e moderna.
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