Da Poste non si è fatta attendere la replica, affidata alle colonne de Il Sole 24 Ore di oggi, con cui viene smentita ogni ipotesi di cessione dell’asset (valutato, sempre secondo le indiscrezioni, tra i 350 e i 400 milioni di euro). Viene spiegato che “Fonti vicine all’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, hanno tuttavia ricordato che nel piano industriale quinquennale non è prevista alcuna dismissione di Poste Mobile”. Sempre sul quotidiano economico spiegano come gli analisti siano divisi su una eventuale vendita: c’è chi con la quotazione a Piazza Affari in cantiere vede con scetticismo questa operazione e chi invece è favorevole, considerando che la telefonia “non è tecnicamente un core business per il colosso pubblico”. PosteMobile, va ricordato, è attualmente il primo operatore mobile virtuale in Italia per numero di clienti (oltre 3 milioni) e, persino le poste francesi si sono buttate nel business della telefonia mobile stimolati proprio dal successo ottenuto in questi anni in Italia. Insomma, cedere il più grande asset italiano ci sembra una scelta poco logica e per fortuna possiamo contare su una smentita ufficiale da parte di Poste Italiane. |